Correggere una miscela di tabacco

Correggere una miscela di tabacco

Correggere una miscela di tabacco

Sarà capitato a tutti, magari anche a te, di trovarti con una buona miscela di tabacco che difetta in qualcosa.

Può essere che la miscela sia troppo forte o troppo leggera, oppure poco corposa o con carica nicotinica eccessivamente elevata.

L’ideale in questi casi è correggere la miscela di tabacco, cercando di superare il difetto che presenta il blend che stai fumando.

Correggere una miscela di tabacco: come farlo

Non preoccuparti: correggere un blend non è affatto difficile, l’importante è disporre di tabacchi puri e sapere come farlo.

Vediamo come i vari tipi di tabacco si comportano nella correzione delle miscele.

Partiamo con il Burley, che è un tabacco utile a più scopi: può aumentare la carica nicotinica e il corpo, ma anche ammorbidire aromi fin troppo pronunciati, legando meglio i componenti della miscela.

Parliamo di un tabacco multiforme: non è mai invadente e si limita ad apportare qualche variazione nel blend.

Il Virginia serve ad alleggerire il corpo di una miscela, conferendo una nota di dolcezza variabile, o a modificarla in modo sostanziale.

Se invece aggiungiamo dei tabacchi "condimento” (Latakia o Perique) nella miscela, questa cambia notevolmente di sapore, ma senza variare di aromaticità o corpo.

È impossibile dire con precisione le quantità di tabacco per correggere, anche perché le variabili in gioco sono tante.

Se intendi correggere la miscela con Virginia, Orientali o Burley, puoi scegliere le quantità secondo i tuoi gusti. Nel caso dei tabacchi condimento, però, è bene seguire certi parametri, altrimenti rischi di snaturare completamente il blend.

Correggere una miscela di tabacco: esempi

Ecco alcuni esempi di correzione delle miscele.

Consideriamo una qualsiasi English Mixture, composta da Virginia, Orientali e Latakia.

Il Virginia è la base, gli Orientali il comprimario e il Latakia è il condimento.

Se ritieni questa miscela troppo forte, puoi alleggerirne il corpo aggiungendo altri Orientali o del Virginia leggero.

Al contrario, se il blend è troppo leggero, puoi irrobustirlo aggiungendo del Kentucky, del Burley o un Virginia più intenso. Con questa correzione, che varia le percentuali di composizione, l’aromaticità del Latakia verrà smorzata.

Sei un’amante del Latakia? Puoi tranquillamente aggiungerlo alla miscela, ma sappi che ne alleggerirai il corpo. Se invece vorresti cambiare in modo sostanziale la miscela, potresti correggere con del Cavendish o con un trinciato aromatizzato.

In entrambi i casi bisogna procedere a tentativi, visto che si possono ottenere risultati diversi.

Prendiamo ora come esempio un blend di Cavendish.

Essendo una base, puoi aggiungere un Virginia o un Burley come comprimario e del Latakia come condimento.

Qui le possibilità sono moltissime: puoi anche miscelare il blend Cavendish con Virginia, Orientali e Latakia, così da ottenere una Modern English Mixture.

Infine, abbiamo il caso della miscela composta da Burley, Virginia e Orientali. Sicuramente si presta bene a un condimento, come del Latakia o del Cavendish. Bisogna fare attenzione con il Perique, perché può essere che il Virginia presente sia già abbastanza piccante.

Questi sono alcuni esempi di correzioni applicabili, ma in linea generale è importante che i componenti della miscela abbiano lo stesso grado di umidità. Se così non fosse, il consiglio è di sovra-umidificare il tabacco, per poi pareggiare il taglio.

Mettendo la miscela sotto pressione si legano meglio i componenti, arrotondandone le spigolosità. Successivamente, è opportuno lasciar riposare il blend per un tempo opportuno.

Aggiungere sigari alla miscela di tabacco

Molti fumatori, soprattutto in Italia, tendono ad aggiungere sigari sbriciolati ad altri trinciati o a fumarli puri in pipa.

Ma come si fa ad aggiungerli correttamente?

Per prima cosa, dovrai umidificare il sigaro, così da sbriciolarlo senza il rischio che si riduca in polvere.

Ora puoi spezzettarlo in modo grossolano e raggrupparne i frammenti: a questo punto, usando uno spruzzino, nebulizza dell’acqua tiepida.

Poi, continua a sminuzzare il sigaro cercando di umidificare il tutto in modo omogeneo. L’obiettivo è ottenere un trinciato di grossa pezzatura sovra-umidificato, ma non bagnato.

Fatto ciò, servendoti di un grinder, parifica il taglio: ora il trinciato è pronto per essere aggiunto nelle tue miscele. Se intendi fumarlo puro, consiglio di lasciarlo prima asciugare un poco.

Se intendi adoperare un sigaro italiano a base Kentucky, evita di gettare via la fascia, perché è il tabacco più pregiato del sigaro.

Ma qual è la resa in fumata?

A prescindere dal sigaro di partenza, otterrai sempre un trinciato corposo, ma grazie all’umidificazione, avrai mitigato il gusto acre che otterresti limitandoti a sbriciolare il sigaro e fumarlo.

Se miscelato con altri tabacchi puri, il sigaro sbriciolato può essere considerato alla pari di un comprimario o di un condimento.

Se adori fumare tabacchi molto corposi potresti anche provare ad usarlo come base, ma dipende molto dal gusto personale.

In ogni caso, sia i sigari caraibici che quelli Kentucky sono piuttosto corposi, quindi si prestano bene per correggere e rinforzare le miscele.

Infine, sperimentando con i sigari aromatizzati, si possono conferire interessanti note aromatiche ai blend. 

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