Tabacco da pipa: Orientali
I tabacchi da pipa Orientali rappresentano un affascinante viaggio tra le fragranze e i sapori di terre lontane.
Provenienti principalmente dalle regioni dei Balcani, della Turchia e del Medio Oriente, questi tabacchi si distinguono per un'esperienza sensoriale ricca e complessa, ideale per gli appassionati che cercano qualcosa di diverso dai classici Virginia e Burley.
In questo articolo, esploreremo le origini, le varietà e le peculiarità dei tabacchi da pipa Orientali, rivelando il loro contributo inestimabile all'arte del fumare la pipa.
Storia dei tabacchi da pipa Orientali
Furono dei commercianti spagnoli a portare per la prima volta in Turchia i semi della Nicotiana Tabacum americana.
Questa nuova coltura iniziò ad espandersi al di fuori dell’area dell’Impero Ottomano a partire dal 1600, più precisamente nelle regioni mediterranee e balcaniche.
Per questo motivo la pianta si adattò a diversi terroir, dando vita a diverse varianti autoctone, che hanno però in comune le foglie di piccola dimensione (a causa della scarsa presenza di nutrienti in quei suoli), ma anche l’intensa e caratteristica aromaticità.
Si può dire che gli Orientali iniziarono ad essere ricercati all’inizio del Novecento, venendo ben presto inseriti nella formula dell’American Blend, insieme a Virginia e Burley.
La produzione di questo tipo di tabacco ricopre il 16% di quella totale ed è concentrata in Turchia, Grecia e Bulgaria, ma nel tempo si è espansa anche In Sud Italia (dove prendono il nome di Levantini), Albania, Iran, Siria, Libano e Asia, più in particolare Thailandia e sud della Russia.
Caratteristiche dei tabacchi da pipa Orientali
I tabacchi Orientali sono sottoposti alla cura al sole (qui il nostro approfondimento sulla cura del tabacco da pipa), sfruttando l’assolamento delle zone di coltura.
La varietà di tabacchi Orientali è davvero ampia, infatti se ne contano oltre 40. Le più conosciute e diffuse sono: Basma, Drama, Dubeck, Izmir, Kavalla, Samsun, Xanthi e Yenidje.
Analizzarle tutte renderebbe questo articolo un trattato enciclopedico, quindi ci limitiamo a descrivere le caratteristiche delle varietà più diffuse.
Iniziamo con il Basma, un tabacco coltivato soprattutto in Macedonia, Grecia e Bulgaria, che ha dato origine ad altre varietà, tutte accomunate dalle foglie piccole e dagli aromi delicati. Quello Greco è considerato il più pregiato.
Il bouquet aromatico è ricco e dolce, in cui spicca l’aroma agrumato, e la concentrazione di nicotina e zuccheri è notevole.
Poi abbiamo l’Izmir, il tabacco orientale più coltivato e diffuso, infatti costituisce il 50% della produzione totale degli Orientali.
È un tabacco molto aromatico, tendente all’acidulo, con un’alta concentrazione di zuccheri e oli essenziali e basso livello nicotinico.
Interessante come le foglie apicali dell’Izmir siano impiegate nella produzione del Latakia.
Altra varietà di Orientali è il Samsun, con le sue foglie a forma di cuore.
È coltivato nell’area del Mar Nero, su terrazzamenti a picco sul mare, ed è curato più lentamente rispetto alla media degli Orientali, avendo caratteristiche più assimilabili agli “Air-Cured”.
I tabacchi che abbiamo descritto sono solo una parte degli Orientali, ma l’elenco è ben più lungo.
Come influiscono i tabacchi da pipa Orientali sulla fumata
In definitiva gli Orientali sono tabacchi utili a correggere eventuali asperità della miscela, magari per renderla un po’ più aromatica o addolcirla.
In generale hanno un aroma naturale, molto speziato.
È un ingrediente essenziale nella classica English Mixture e potremmo quasi considerarlo il “liquore” del blend, perché ne arricchisce l’aroma.
Quali sono i migliori tabacchi da pipa Orientali
Vediamo insieme alcuni dei migliori tabacchi da pipa con Orientali:
- Samuel Gawith Skiff Mixture
- Samuel Gawith Perfection
- Brebbia Flake n. 9
- Brebbia Balkan
- Davidoff Oriental Mixture
- Peterson My Mixture 965
- Peterson Nightcap
- Robert McConnell Scottish Blend
- Timm London Blend 1000