L’artigianato italiano della pipa è tra i più apprezzati al mondo, perché da sempre si distingue nella produzione mondiale, sia in termini estetici che funzionali.
I marchi italiani hanno dato vita a una vera scuola nella creazione delle pipe, basando il loro successo sulla rivisitazione delle forme classiche, dando vita a una modellistica completamente inedita riconducibile esclusivamente ai loro marchi.
Castello è certamente uno di questi, essendo uno dei più desiderati e apprezzati all’estero.
Carlo Scotti, fondatore dell’azienda, ha sempre usato i numeri per classificare i suoi iconici modelli.
In questo articolo approfondiremo alcuni degli shape più rappresentativi della sua produzione.
Modello 55
La 55 di Castello fu disegnata da Carlo Scotti tra la fine degli anni 40 e l’inizio degli anni 50. Oggi è l’esemplare di Pot più ricercato e popolare al mondo e si caratterizza per la sua forma bassa, tondeggiante e corposa.
I primi modelli della 55 presentavano forma cilindrica, ma nel tempo assunsero un profilo semi-curvo dal mento pronunciato, con il fornello di poco arretrato per garantire il miglior equilibrio in bocca e un’ottima maneggevolezza.
La 55 nacque per il mercato americano, che ricercava perlopiù pipe di grande dimensione. La prima 55, probabilmente la più bella, è ancora custodita nell’azienda Castello.
La seconda invece fu posseduta dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini e la terza da Enzo Bearzot, allenatore della Nazionale italiana vincitrice del Campionato mondiale di calcio del 1982.
Modello 10
Il Modello n. 10, anche detto “Brucianaso”, pur avendo dimensioni medio-grandi, è piuttosto contenuto in lunghezza. Ciò rende questa pipa versatile e facile da trasportare.
Potremmo considerare le Brucianaso precursori delle più recenti Reverse, con la differenza che quest’ultime hanno una camera di combustione nel cannello.
Nel fumare le n. 10, bisogna fare attenzione durante la fumata perché il fornello grande, abbinato alla canna piccola, può causare il surriscaldamento del fumo della pipa.
Modello 33
Il Modello n. 33, anche detto "Canadese Pot con Canna Corta", nasce negli anni ’70 come variazione della classica Canadese.
Fu realizzato da Franco Coppo con l’obiettivo di irrobustire la canna ovale, fin troppo esile e lunga. A tal fine, venne accorciata così da bilanciarsi perfettamente in bocca.
La 33 è una pipa molto pratica e robusta allo stesso tempo. Il fornello, infatti, ha pareti piuttosto spesse, ma negli anni è stata prodotta anche in dimensioni diverse.
Modello 93
Il Modello n. 93 è anche conosciuto come “Cacciatora” o “Pescatora”, perché la sua particolare forma fa sì che rimanga stabile anche se solo poggiato sui denti, lasciando libero il movimento delle mani.
Questo shape nasce negli anni ’50, come “pipa da poltrona”, ma negli anni ha subito una serie di evoluzioni, diventando la pipa perfetta per i lavoratori.
Molto caratteristico il flock molto rastremato, che ne slancia notevolmente la linea.